martedì 23 aprile 2013

I Draghi nella Storia... in breve



Il drago è una creatura mitico-leggendaria dai tratti simili a quelli dei rettili, ed è presente nell'immaginario collettivo di tutte le culture, sia come essere malefico (ad esempio il drago nella Bibbia simboleggia il male supremo) ma anche come guardiano e difensore di antichi tesori e luoghi magici e portatore di fortuna e di grandissimo sapere e conoscenza.

Già con Omero si cita un drago, nelle Argonautiche di Apollonio Rodio è proprio un "drago" a sorvegliare il Vello d'oro. E' poi nella favola di Fedro "La volpe e il drago", che il mitologico animale appare per la prima volta come guardiano di tesori nascosti.
In Europa i draghi sono stati simbolo di violenza e di guerra: infatti la loro immagine veniva spesso utilizzata come araldo in battaglia; sono innumerevoli i riferimenti storici e le leggende legate ai draghi, la maggior parte dei quali risalenti al medioevo.

Nei Bestiari ad esempio, ci sono descrizioni dettagliate sull'aspetto e sulle abitudini dei draghi, i quali erano soliti usare come tana, grotte in cima a montagne o in territori molto impervi da dove uscivano molto raramente. (E' curioso notare come i draghi ed altre creature fantastiche venissero mescolate nei bestiari ad animali molto più "comuni").
Secondo la tradizione occidentale, l'estinzione dei draghi, risale proprio al medioevo dove, cavalieri erranti, avventurieri in cerca di gloria e cacciatori di draghi dedicavano la loro vita alla lotta contro queste bestie, decretandone lo sterminio.


In Cina, i draghi sono da tempo immemorabile, assieme alla fenice, simbolo della famiglia imperiale. I draghi sono visti come creature pacifiche e amiche dell'uomo.

I draghi, secondo la cultura cinese, furono la più grande e gloriosa razza che popolò il mondo di migliaia di anni fa, che originò la vita e che per millenni governò le forze della natura, in attesa che l’uomo crescesse, una forza che poi fu accantonata con ingratitudine dallo stesso uomo che, in un certo senso, era nato da loro.
Inoltre, a sottolineare lo stretto rapporto esistente tra questi e il genere umano, vi sono molte leggende che narrano di grandi e valorosi uomini divenuti dragoni.

Ma da dove esce fuori la figura del drago?
Le leggende potrebbero essere state alimentate dal ritrovamento di fossili di dinosauro, per l'epoca impossibili da spiegare altrimenti: per esempio, già nel 300 a.C., un misterioso fossile ritrovato in Cina, è stato etichettato come fossile di drago.

Già intorno al 1910 è stato reso pubblico che un grande animale somigliante ad un drago-lucertola esisteva realmente. Si tratta di una specie di sauro chiamata "Varano", normalmente entro i due metri, questo rettile supera i 3 metri nella razza che abita sull'isola indonesiana di Komodo (il "Varano reale" dell'isola di Komodo).

È quindi probabile che le feste Cinesi si rifacciano al Varano quale Drago, questo è comprovato anche dal fatto che alcune popolazioni orientali vivono a stretto contatto con i varani che si aggirano tranquillamente vicino alle loro capanne in cerca di cibo.
Esistono altre forme di Varani in Africa e Australia, anch'essi rassomigliante alle versioni poetiche sui Draghi. (Ricordiamo che La famosa "Leggenda di San Giorgio a cavallo che uccide il Drago" si svolgeva proprio in Africa.)

Ma ci chiediamo, non può essere che qualche "drago" sia esistito davvero?
Effettivamente risulta strano che in tutte le culture, ad ogni angolo del mondo, sia presente questa figura. Sopratutto se si pensa che le civiltà inizialmente non potevano essere in contatto tra loro.
Ad esempio anche le civiltà pre-colombiane includono draghi nella loro cultura, sebbene non abbiano avuto contatti con l'Europa.

Inoltre,  anche dalla scarsezza dei fossili dei dinosauri, possiamo dedurre che è molto raro che un cadavere si conservi fino a noi. Per le ossa stesse, se non in particolari condizioni, non avviene la fossilizzazione.
E siccome le leggende parlano dei draghi come creature rare, chi ci vieta di continuare a sognare e di pensare che possano essere esistiti (o magari sopravvissuti all'estinzione dei dinosauri) per poi estinguersi più tardi?




(Fonti: Wikipedia e BlueDragon)

2 commenti:

  1. Forse si sono solo resi invisibili ai nostri occhi. O siamo noi che non siamo più capaci di vederli...

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    1. Può anche darsi :) c'è ancora tanto che non conosciamo di questo mondo!

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